Come non giocare a tennis contro il caos

Doppio pendolo. Fonte Wikipedia

Conversazioni con Ale sul movimento del doppio pendolo:

- vedi non è preciso come il moto di un pendolo singolo.

- babbo, all'inizio insomma, poi impazzisce.

- come certi tennisti che lo giocano.

Se stringete la racchetta e accelerate di forza, giocate di forza. Se rilasciate prima dell'impatto si tratta di doppio moto pendolare. Moto caotico ad alte velocità. L'asse di rotazione è troppo vicino alla mano, il raggio rischia di essere corto, l'inezia di impatto diminuisce. Con il rilascio dell'ultimo pendolo la racchetta seguirà oscillazioni imprevedibili e soggette a cambiamenti macroscopici come evidenziato dalla gif di Wikipedia. Liberissimi di continuare a battere la testa nei muri, ma non cercate di trascinare gli altri con voi. E auguri per un'ottima scalata del ranking.

Se invece allenate uno swing a un pendolo state allenando un movimento prevedibile in ogni fase dell'oscillazione. Se allenate un gesto a doppio pendolo l'oscillazione della racchetta è soggetta a cambiamenti evidenti in relazione ad ogni minimo cambiamento della velocità di esecuzione e/o della distribuzione del peso nei pendoli. Cercare la precisione della collisione diviene molto più difficile nel secondo caso ed i margini di errore aumentano. Si diventa bravi in ciò che si allena quindi è meglio allenare il gesto con il minore margine di errore.

Il problema è che i fisici temono che rubi loro il lavoro e i maestri di tennis pensano la stessa cosa. Però qualcuno doveva provare a mettere insieme le due cose anche se non si vive bene su una linea di confine (vedasi Ucraina). Ora la prima domanda è: dove posso avere un movimento libero, un'accelerazione disordinata, al limite del caotico, per prendere velocità pura? La risposta è nel backswing. In questa fase posso accelerare senza curarmi troppo della posizione della racchetta.

Dove ho invece bisogno di maggior controllo? Nel momento dell'impatto e negli attimi precedenti ad esso. Ora noi conosciamo due moti: il primo disordinato (doppio pendolo); il secondo ordinato (pendolo singolo). Quale scegliereste per le due operazioni? Caotico nel backswing cercando poi di unire il movimento in un singolo pendolo all'impatto (meglio con asse spalla, ma va bene tutto in dinamica di gioco). Così a occhio. Non è un gesto atletico facile. No.

Inoltre ci sono due modi principali per giocare un pendolo: il primo prevede un'accelerazione muscolare stringendo la racchetta ma senza il rilascio per cercare un colpo di frustra al momento dell'impatto; il secondo è quello descritto sopra ed è il più difficile perché sfrutta la libertà di accelerazione in decontrazione nella fase posteriore dello swing. Ma nel momento dell'impatto una presa salda dovrà evitare l'oscillazione libera della racchetta. Il momento del rilascio avviene dopo la collisione o nel momento della collisione. Il suggerimento dei maestri vecchia scuola torna sempre utile (accompagna, pensa di colpire non una ma tre palline). Questo chiarisce come l'esperienza cinestetica di pratica di gioco si accompagna con conoscenze tecniche e teoriche. Se due strumenti diversi ci forniscono la stessa descrizione della realtà saremo molto più sicuri della realtà stessa. L'indicazione è valida per i tre fondamentali: dritto, rovescio, servizio.

Il miglior modo per unire i pendoli è utilizzare la rotazione del busto per guidare il braccio all'impatto.

C'è già un'avversario dall'altra parte della rete, evitiamo, non diamogli un altro alleato.

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