La personalizzazione di Djokovic |
Una racchetta leggera è una buona idea? No, è una pessima idea. Non mi dilungherò nella fisica e nelle formule, ci sono validi motivi ben elencati nel sito raquetresearch.info che evidenziano come una racchetta leggera, rigida e bilanciata in testa aumenti le probabilità di un’infiammazione del gomito a cui a aggiungerei problemi al polso e alla spalla. Ogni colpo del tennis è una collisione e in una collisione la massa è importante quanto la velocità. L’oscillazione della vostra racchetta può ruotare sul polso, il gomito o la spalla. Nel primo caso avremo un’oscillazione della racchetta e metà mano, nel secondo caso di avambraccio e racchetta e nel terzo di tutto il braccio più la racchetta. A parità di velocità l’inerzia aumenterà in relazione all’aumento della massa del pendolo. Un’oscillazione della racchetta alla mano avrà bisogno di maggiore velocità per avere la stessa inerzia di un’oscillazione alla spalla, perché il pendolo è più corto e privo della massa di braccio e avambraccio. La massa è una delle variabili, non solo la velocità. L’inerzia di un corpo in rotazione dipende anche dalla distribuzione della massa, perché la sua distanza dal punto fermo su cui ruota è calcolata al quadrato. Ma ora basta con gli accenni alle formule.
La Pro Staff S. Vincent di Pete Sampras |
Quello che è opportuno evidenziare è che se togliete massa, per esempio scegliendo una racchetta più leggera, per mantenere la stessa inerzia dell’attrezzo all’impatto siete costretti ad aumentare la velocità. Siete in qualche modo vincolati alla velocità. Non vi potete permettere di rallentare: dovrete sempre oscillare al massimo della velocità se non volete incappare in un colpo più debole. Per farlo c’è bisogno di tempo e spazio per l'accelerazione.
Siccome il tennis è uno sport di movimento questo non sempre è possibile, per esempio quando si è in corsa o non si riesce a raggiungere in tempo e bene la pallina. In questi casi una racchetta più pesante può consentire di compensare la mancanza di velocità e avere un colpo efficace anche con uno swing più breve e quando si ha meno tempo a disposizione.
Inoltre, se avete avete tempo per l’esecuzione, una buona tecnica di accelerazione, con oscillazione e rotazione, vi consentirà di accelerare senza troppe difficoltà anche una racchetta più pesante.
Infine avete bisogno di stabilità sui colpi al volo, in cui il movimento è molto limitato. Anche in questo caso la massa della racchetta gioca in vostro favore. Si evita così di dover aggredire troppo la volée come si vede troppo spesso di questi tempi. I colpi al volo sono infatti l’arte di deflettere la traiettoria della palla nella zona desiderata. C’è bisogno di massa affinché un posizionamento accurato possa essere preciso, perché la velocità va a scapito dell’accuratezza.
Quanto deve essere pesante? La più pesante che si riesce a gestire. L’obiettivo dovrà essere quello di acquisire la tecnica per gestire il peso dell’attrezzo durante il gioco e non tanto quello di scegliere la via che appare più semplice ma che in realtà più semplice non è.
Indicativamente non scenderei i sotto i 300 grammi senza corde, sia per i giocatori di circolo che per gli agonisti. Nel tennis di alto livello (professionistico o semiprofessionistico) la situazione non è diversa, anzi diviene ancora più evidente che c’è bisogno della massa per rispondere a colpi molto veloci e carichi di rotazioni. Lo indicano le personalizzazioni di molti giocatori professionisti i quali aggiungono peso per aumentare l’inerzia.