Quello che la fa apparire strana non è in effetti l’impugnatura in sé del rovescio ma il modo con cui Curier tiene il braccio sinistro. E’ molto attaccato al corpo, il gomito è a contatto con il fianco. La mano sinistra usa una semi Western forse un po’ chiusa verso una Western. Di certo non è la Eastern di dritto che usa Roger Federer ma nemmeno una esasperata full western, forse inclina un po’ verso quest’ultima ma non del tutto a mio giudizio. Potrebbe sembrare estrema ma non lo è poi così tanto. La mano destra è posiziona con una presa Eastern di rovescio, quella classica che si usa nel rovescio a una mano, anche in questo caso potrebbe apparire una scelta troppo chiusa per un rovescio a due mani, in cui si può trovare una posizione anche verso una presa Continental (quella classica del servizio) in quanto la mano sinistra aiuta a mantenere il piatto corde perpendicolare al terreno. Specialmente se già la mano dominante, la sinistra in questo caso, usa una presa chiusa.
L’insieme delle due impugnature potrebbe sembrare esasperato ma non credo lo sia più di tanto e comunque non fuori da quelle che sono le indicazioni generali di riferimento.
In linea generale le impugnature devono consentire di mantenere il piatto corde perpendicolare al terreno nel momento dell’impatto. Questa è la loro funzione. Se lo scopo è rispettato aggiustamenti particolari e personalizzazioni dei giocatori sono da considerare del tutto normali.
Il gesto dell’americano appariva particolare perché la posizione del braccio con il gomito congiunto al corpo nella fase del back swing, insieme alle due impugnature dava una visione d’insieme di stranezza del suo rovescio a due mani. Il movimento molto compatto con un’ovalizzazione molto breve, quasi nulla, contribuiva anch’esso a dare l’impressione di un gesto eccessivamente particolare. Chiuso al copro, molto compatto, la brevità dell’interezza dell’esecuzione si concretizzava in una frustata secca simile a un giro di mazza da baseball per alcuni aspetti. Ma le caratteristiche fondamentali sono rispettate: piatto perpendicolare, ovalizzazione per accelerazione in discesa, rotazione delle spalle. Inoltre il braccio sinistro non rimaneva vicino al corpo ma andava in avanzamento verso l’impatto, distendendosi.
Inoltre non in tutte le situazioni Jim teneva il braccio così vicino al copro. In alcune circostanze di gioco, quando la distanza laterale lo rendeva necessario, riusciva a giocare il rovescio anche con il braccio più allungato.
Insomma fondamentalmente non si tratta di una cosa da correggere come avrebbe voluto la madre di Curier secondo il ricordo di Nick Bollettieri.
Lo statunitense avrebbe potuto senz’altro utilizzarlo maggiormente in carriera evitando di spostarsi troppe volte sul dritto, sarebbe stata sufficiente un po’ più di fiducia nel colpo.